Palazzo dell'Università

Piazza Salvatore Pugliatti. (Apri Mappa)
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Descrizione

L’Università degli Studi di Messina venne fondata nel 1548 da Papa Paolo III. È una delle più antiche d’Italia e ha da sempre un ruolo fondamentale nell’economia e nella cultura cittadina.

La sua storia, però, ha un inizio più remoto rispetto alla data ufficiale: già nel XIII secolo esisteva una rinomata scuola di diritto e nel XV secolo fu istituita un’importante scuola di greco. Solo nel 1548 venne formalmente istituita. Qui nacquero subito dissidi con la vicina Università di Catania e principalmente con i Gesuiti che avrebbero voluto il controllo sull’isola. Per questo motivo, le attività universitarie iniziarono solo nel 1956. 

Al di là dei problemi burocratici, l’Università poteva già vantare al suo interno personaggi di elevata caratura culturale e prestigiosi uomini dotti in campi più svariati come il Maurolico, Castelli, Malpighi, Giurba, Gallo  e molti altri ancora. 

L’Università, così come la città di Messina, ha passato momenti di splendore culturale e altri meno fiorenti.  Venne chiusa nel 1678 dopo la tremenda rivoluzione antispagnola e fino al 1838 in città si studiava all’accademia Carolina. Venne rifondata nel 1838 da Ferdinando II di Borbone per essere nuovamente chiusa nel 1847 durante la rivoluzione antiborbonica. Nel 1862 venne declassata come Ateneo di seconda classe e, solo dopo una convenzione tra Comune, Provincia e Camera di Commercio e Arti ritornò ad assumere la qualifica di Ateneo di I grado. 

Tornò ad essere un’università prestigiosa e personaggi come Pascoli, Salvemini, Martinetti vi insegnarono, dando un nuovo impulso alla rinascita dell’università.

Oggi l’Università degli Studi di Messina è composta da undici dipartimenti alcuni dei quali più prestigiosi d’Italia come la facoltà di Giurisprudenza, di Medicina Veterinaria e Ingegneria. Conta circa 25.000 studenti provenienti per la maggior parte dalla vicina Calabria e da tutta la Sicilia.