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Descrizione
Il palazzo della provincia di Messina nasce in piazza Antonello dove già si trovano altri tre palazzi che si contraddistinguono con un porticato colonnato. Il palazzo dei Leoni è sicuramente uno degli edifici pubblici architettonicamente più interessanti nell’ambito della ricostruzione del dopo terremoto messinese.
La costruzione, progettata dall’ingegnere capo dell’ufficio tecnico provinciale Alessandro Giunta, eseguì i lavori la ditta setti-basile e fu inaugurato nel 1918, l’area su cui sorge era antecedente al terremoto occupata dalla cinquecentesca Casa Professa dei Gesuiti, già sede del consiglio provinciale.
Il palazzo si presenta in stile eclettico neo-classico con accenni rinascimentali nelle finestre a “serliana”, le zoccolature perimetrali e le gradinate esterne sono rivestite in pietra di Trapani e i cancelli in ferro battuto furono eseguiti dalla ditta messinese La Spada.
All’interno troviamo il pregevole “salone degli specchi” e la vasta sala consiliare, importante anche la galleria d’arte moderna e contemporanea che si trova alle spalle dell’edificio.
La costruzione, progettata dall’ingegnere capo dell’ufficio tecnico provinciale Alessandro Giunta, eseguì i lavori la ditta setti-basile e fu inaugurato nel 1918, l’area su cui sorge era antecedente al terremoto occupata dalla cinquecentesca Casa Professa dei Gesuiti, già sede del consiglio provinciale.
Il palazzo si presenta in stile eclettico neo-classico con accenni rinascimentali nelle finestre a “serliana”, le zoccolature perimetrali e le gradinate esterne sono rivestite in pietra di Trapani e i cancelli in ferro battuto furono eseguiti dalla ditta messinese La Spada.
All’interno troviamo il pregevole “salone degli specchi” e la vasta sala consiliare, importante anche la galleria d’arte moderna e contemporanea che si trova alle spalle dell’edificio.