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Descrizione
Il cimitero monumentale di Messina, detto Gran Camposanto, è il cimitero principale della città.
Facilmente raggiungibile con il tram o a piedi attraversando il viale San Martino, cuore commerciale del centro città, si trova a fianco di Villa Dante (la villa comunale più grande della città).
Nel 1854 il comune di Messina emanò un bando per la sua costruzione, resasi necessaria a causa di una epidemia di colera che fece moltissime morti in città: l'architetto che si aggiudicò la progettazione fu il messinese Leone Savoja. Il sito, inaugurato nel 1872, oggi è considerato come il secondo cimitero monumentale - artistico più importante in Italia e conserva la maggior parte dei beni statuari e dell’architettura neoclassica messinese.
Si accede al sito da ben quattro ingressi e dalla principale Porta Maggiore è possibile ammirare un ampio piazzale ricoperto di fiori che raffigurano lo stemma della Città e invitano alla riflessione "Orate Pro Defunctis": un effetto scenografico che subito richiama la solennità del luogo.
Tutte le opere all’interno del camposanto sono in stile liberty e neoclassico e sono circondate da una folta e ben curata vegetazione che ne esalta la bellezza.
Moltissimi dei monumenti funebri ospitati al suo interno sono dedicati ai personaggi illustri della città come il suo ideatore Leone Savoja: Giuseppe La Farina, Castronovo, Vann’ Antò, Cannizzaro, Martino, Fulci e tanti altri. Al suo interno riposano anche la maggior parte dei messinesi morti durante il terremoto del 1908 e ricordati con grandi monumenti a loro dedicati.
Il Gran Camposanto ospita inoltre il cimitero degli Inglesi (concesso dal re Ferdinando IV ai marinai inglesi) e il Cenobio, in stile gotico, noto anche come conventino.
In parte incompleto e rovinato dal sisma del 1908 è invece il Famedio, un mausoleo attraversato da catacombe sotterranee, la cui inaugurazione ─ avvenuta nel 1872 ─ fu l’occasione per riportare in città le spoglie di Giuseppe La Farina che erano custodite a Torino. Il monumento ospita anche le sepolture di altri personaggi importanti di Messina come Felice Bisazza, Giuseppe Natoli e molti altri.
Facilmente raggiungibile con il tram o a piedi attraversando il viale San Martino, cuore commerciale del centro città, si trova a fianco di Villa Dante (la villa comunale più grande della città).
Nel 1854 il comune di Messina emanò un bando per la sua costruzione, resasi necessaria a causa di una epidemia di colera che fece moltissime morti in città: l'architetto che si aggiudicò la progettazione fu il messinese Leone Savoja. Il sito, inaugurato nel 1872, oggi è considerato come il secondo cimitero monumentale - artistico più importante in Italia e conserva la maggior parte dei beni statuari e dell’architettura neoclassica messinese.
Si accede al sito da ben quattro ingressi e dalla principale Porta Maggiore è possibile ammirare un ampio piazzale ricoperto di fiori che raffigurano lo stemma della Città e invitano alla riflessione "Orate Pro Defunctis": un effetto scenografico che subito richiama la solennità del luogo.
Tutte le opere all’interno del camposanto sono in stile liberty e neoclassico e sono circondate da una folta e ben curata vegetazione che ne esalta la bellezza.
Moltissimi dei monumenti funebri ospitati al suo interno sono dedicati ai personaggi illustri della città come il suo ideatore Leone Savoja: Giuseppe La Farina, Castronovo, Vann’ Antò, Cannizzaro, Martino, Fulci e tanti altri. Al suo interno riposano anche la maggior parte dei messinesi morti durante il terremoto del 1908 e ricordati con grandi monumenti a loro dedicati.
Il Gran Camposanto ospita inoltre il cimitero degli Inglesi (concesso dal re Ferdinando IV ai marinai inglesi) e il Cenobio, in stile gotico, noto anche come conventino.
In parte incompleto e rovinato dal sisma del 1908 è invece il Famedio, un mausoleo attraversato da catacombe sotterranee, la cui inaugurazione ─ avvenuta nel 1872 ─ fu l’occasione per riportare in città le spoglie di Giuseppe La Farina che erano custodite a Torino. Il monumento ospita anche le sepolture di altri personaggi importanti di Messina come Felice Bisazza, Giuseppe Natoli e molti altri.