Chiesa di Santa Maria Alemanna

Via Sant'Elia, 8-16. (Apri Mappa)
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Descrizione

Nel centro storico di Messina sorge la Chiesa di Santa Maria degli Alemanni o Alemanna.

Il tempio fu eretto nel 1220 per volontà di Federico II di Svevia e fu donato ai Cavalieri Teutonici che proprio in quell'anno ebbero facoltà di costruire in città un loro Gran Priorato, con una chiesa e un ospedale, in modo da avere una base e un luogo di sosta nel corso delle loro imprese verso la Terra Santa. Quando i Cavalieri Teutonici si ritirarono dalla Sicilia, i due edifici vennero donati all'Arciconfraternita di Sant'Angelo (detta anche dei Rossi) che li mantenne in buone condizioni fino al 1606 circa.

Il sito religioso, duramente danneggiato dal sisma del 1783 e nuovamente colpito, pur se in maniera meno grave, da quello del 1908, mostra un'architettura e un rigore stilistico insolito tra i monumenti siciliani dell'epoca: con molta probabilità la chiesa non fu realizzata da maestranze locali ma da architetti nordici al servizio di ordini monastici e dei Cavalieri Teutonici. I diversi rifacimenti hanno in parte modificato la struttura originaria ma è ancora apprezzabile la singolarità stilistica del sito che viene appunto considerato unico esempio in Sicilia dello stile Gotico-Normanno-Arabo. La pianta basilicale ha tre navate e tre absidi, la cui copertura lignea primaria poggiava su eleganti pilastri. 

Dopo vari restauri disposti dalla Sovrintendenza di Messina, dalla Sovrintendenza ai Monumenti per la Sicilia Orientale e dall'Assessorato Regionale ai Beni Culturali, la chiesa, sconsacrata, è stata "riconsegnata" alla città nel 2001.