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Le chiese storiche di Messina custodiscono secoli di arte e devozione siciliana, ma molti visitatori ne perdono i capolavori nascosti. Oltre l'80% dei croceristi si limita al Duomo, ignaro che entro pochi passi si trovano 15 siti religiosi riconosciuti dall'UNESCO. La difficoltà? Orari discontinui, chiusure per restauri non segnalate e barriere linguistiche frustrano i turisti. Spesso ci si trova davanti cartelli 'chiuso per restauro' sulle attrazioni promesse, spreco di tempo prezioso. Questi luoghi sacri racchiudono l'anima culturale di Messina - dai mosaici normanni agli affreschi sopravvissuti ai terremoti - ma per coglierne l'essenza serve conoscere i segreti locali. Senza una guida, si rischia di perdere i dipinti del Caravaggio, le reliquie bizantine e i chiostri silenziosi che rendono unici questi santuari.

Come orientarsi con gli orari imprevedibili delle chiese
La sfida più grande con i tesori ecclesiastici di Messina non è trovarli, ma trovarli aperti. A differenza di Roma, dove gli orari sono standardizzati, in Sicilia ogni chiesa segue un programma autonomo, dettato dalle messe, dalla disponibilità dei sacerdoti e da chiusure dell'ultimo minuto. Il Duomo può chiudere improvvisamente per un funerale, mentre Santa Maria Alemanna spesso apre solo su richiesta alla bottega vicina. I viaggiatori esperti consultano due risorse: il calendario liturgico mensile della Diocesi (affisso fuori dalle chiese principali) e i cartelli scritti a mano all'ingresso con gli 'orari di visita'. Le mattine infrasettimanali sono generalmente più affidabili, mentre molti siti chiudono durante la pausa pomeridiana (13-16). I locali consigliano tre opzioni sempre accessibili: gli archi del XII secolo della Santissima Annunziata dei Catalani, il cortile aperto di San Francesco d'Assisi e i mosaici esterni del Duomo.
L'architettura stratificata delle chiese messinesi
Le chiese di Messina sono un puzzle architettonico dove fondazioni normanne sostengono facciate barocche spagnole, tutto ricostruito dopo il terremoto del 1908. Pochi notano questi racconti stratificati, spesso privi di spiegazioni. Al Duomo, rari osservano il portale gotico sopravvissuto tra le ricostruzioni, o le statue cinquecentesche di Antonello Gagini integrate nell'abside nuova. Un trucco degli storici dell'arte: cercate i frammenti di marmo colorato - il rosa Cipollino indica spoglie romane, il verde Serpentino influenza bizantina. La Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani è un libro aperto, con archi arabo-normanni sotto finestre gotico-catalane. Per un tour fai-da-te, concentratevi sugli elementi strutturali: le volte a costole di Santa Maria Alemanna rivelano influenze dei crociati tedeschi, mentre il chiostro di San Giovanni di Malta mostra simboli dei Cavalieri Ospitalieri.
Capolavori artistici nascosti a Messina
Oltre al celebre orologio del Duomo, le chiese di Messina custodiscono tesori rinascimentali e barocchi spesso trascurati dalle guide. L'Adorazione dei Pastori' di Caravaggio al Museo Regionale originariamente era esposta in Santa Maria degli Angeli, ma pochi sanno che l'Oratorio della Pace conserva la cornice seicentesca con gli schizzi preparatori. La Chiesa di Montevergine nasconde una pala d'altare di Polidoro da Caravaggio, visibile su richiesta al convento adiacente. Per gli amanti dei mosaici, la Cappella del Sacramento nel Duomo preserva frammenti di tessere dorate del XIV secolo dietro l'altare maggiore. I sacrestani spesso aprono aree speciali ai visitatori rispettosi - chiedete educatamente del 'tesoro nascosto' a Santa Caterina Valverde per ammirare l'unico reliquiario medievale superstite. Queste scoperte trasformano la visita in un'esperienza culturale intima.
Pianifica l'itinerario perfetto tra le chiese
Con oltre 20 chiese importanti nel centro compatto di Messina, un itinerario tematico evita la stanchezza e massimizza le scoperte. Gli storici locali suggeriscono percorsi come 'la rotta dei sopravvissuti al terremoto' (Santissima Annunziata, San Francesco, Cristo Re) o 'il percorso marinaro' (Santa Maria Alemanna, San Giovanni di Malta, Santa Caterina Valverde). La luce mattutina esalta i mosaici della facciata del Duomo, mentre il tardo pomeriggio accende d'oro la cappella bizantina di Sant'Elia. I viaggiatori esperti abbinano siti distanti (come la Madonna di Montalto in funicolare) a caffè vicini, creando pause naturali. Un vantaggio? Molte chiese sono vicine: il trio normanno (Annunziata, San Tommaso Apostolo e Santa Maria della Valle) sta entro 300 metri, permettendo visite efficienti nonostante orari diversi. Concludete sempre al Duomo per lo spettacolo dell'orologio meccanico alle 12:15, quando le statue di bronzo rivivono scene bibliche come dal 1933.