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Messina è il punto di partenza ideale per scoprire la Sicilia, ma molti visitatori si perdono le esperienze culturali più autentiche. Oltre il 70% dei croceristi si limita a vedere piazze affollate e bancarelle, senza sapere che a pochi chilometri dal porto si trovano vigneti, città barocche e spiagge vulcaniche. Il vero peccato è tornare a casa senza aver assaporato le tradizioni siciliane, come la slow-food, i teatri greci o le botteghe artigiane. Una recente ricerca rivela che chi vive la Sicilia in modo autentico ha un livello di soddisfazione tre volte superiore rispetto a chi fa solo visite turistiche superficiali. La sfida? Muoversi tra trasporti rurali poco affidabili, cartelli solo in italiano e orari stagionali che rendono l’esplorazione indipendente un’avventura.

Alternative a Taormina: borghi meno affollati ma ugualmente spettacolari
Il Teatro Greco di Taormina regala viste mozzafiato, ma i sentieri ripidi e la folla possono rovinare l’esperienza. Chi cerca autenticità preferisce Savoca, un borgo collinare a 40 minuti da Messina dove fu girato Il Padrino. Questo museo a cielo aperto, con case in pietra e trattorie a gestione familiare, offre panorami iconici senza code. Arriva prima di mezzogiorno per fotografare il Bar Vitelli con la luce dorata. Per scoprire rovine greche senza turisti, il Parco Archeologico di Naxos, vicino a Giardini-Naxos, svela il primo insediamento greco in Sicilia con reperti ben conservati. Visitalo il mercoledì mattina, quando le scolaresche animano il sito con rievocazioni storiche. Entrambi i luoghi sono raggiungibili con la linea 114 dall’autostazione ZIR di Messina, a un prezzo irrisorio.
La costa nord-orientale: un percorso panoramico tra mare e tradizioni
Noleggiare un’auto è il modo migliore per scoprire la costa più selvaggia della Sicilia, lungo la SP52 tra Messina e Milazzo. In due ore si attraversano borghi di pescatori come Torre Faro, dove ancora si praticano le antiche tonnare. Fermati al faro di Capo Peloro per un tuffo dove si incontrano il Tirreno e lo Ionio. Più a ovest, le spiagge di lava nera di Punta Cottone, vicino a Gioiosa Marea, sono un’oasi vulcanica quasi sconosciuta. Consiglio: scarica le mappe offline, perché il segnale manca vicino al Capo. Per chi preferisce una guida, alcuni tour in piccolo gruppo includono grotte accessibili solo in barca da Milazzo.
Dove mangiare come un siciliano vicino a Messina
La vera cucina siciliana si trova nei borghi montani, non nei ristoranti turistici. Prendi il treno delle 12:30 per Novara di Sicilia (90 minuti da Messina) e visita il mercato settimanale del mercoledì, dove le nonne vendono ricotta artigianale e pomodori secchi. All’Antica Dolceria San Giorgio, maestri pasticceri mostrano come preparare il croccante di mandorle con tecniche arabo-normanne. Chi ha poco tempo può visitare la pescheria di Messina alle 6:30 del mattino e seguire gli chef all’Osteria del Campanile per un pranzo a base di pesce fresco. Ricorda: molti locali chiudono tra le 15:00 e le 17:00 per la siesta siciliana.
Isole poco conosciute da esplorare in giornata da Messina
Mentre Lipari e Stromboli sono le mete più pubblicizzate, l’Isola Bella, vicino a Taormina, è perfetta per una gita giornaliera. Nuota tra le sue grotte marine all’ora dorata, quando i turisti sono già partiti, e gusta degli arancini al Family Bar sulla terraferma. Gli appassionati di storia apprezzeranno l’Isola Lachea, vicino ad Acireale, con un museo di storia naturale in un ex monastero benedettino, raggiungibile con i traghetti estivi da Messina. Porta scarpe da scoglio: entrambe le isole hanno spiagge ciottolose. Suggerimento: da luglio a settembre, prenota il primo traghetto del mattino per assicurarti un lettino sulla spiaggetta dell’Isola Bella.