- Home
- Consigli Utili
- Festival imperdibili a Messina...
Molti viaggiatori perdono l’essenza della cultura messinese visitando la città fuori dalla stagione dei festival o senza sapere quali eventi valgano davvero la pena. Con oltre 20 feste annuali, scegliere quella giusta può essere difficile, soprattutto quando barriere linguistiche e programmi affollati trasformano momenti di gioia in stress. Spesso i turisti si limitano ai luoghi più comuni, ignari che a pochi isolati di distanza i locali celebrano tradizioni secolari con cibo, musica e sfilate introvabili nelle guide. Perdere questi momenti autentici significa lasciare la Sicilia senza averne colto l’anima. Non si tratta solo di scattare foto, ma di ascoltare le bande musicali della Festa della Madonna della Lettera o assaggiare i biscotti di mandorla alla Sagra del Biscotto: ricordi che rendono un viaggio indimenticabile.

Quando venire per i festival più belli di Messina
Il calendario dei festival di Messina segue date religiose e stagioni di raccolto, con il picco tra agosto e ottobre. Il Ferragosto Messinese (15 agosto) trasforma la città in uno spettacolo marittimo con sfilate di barche e fuochi d’artificio sullo Stretto, mentre a settembre la Festa della Vara vede migliaia di persone trasportare una piramide dorata alta 14 metri in una tradizione secolare. Per un’atmosfera più intima ma ugualmente suggestiva, l’Immacolata di dicembre offre processioni notturne con canti a cappella. Questi eventi attirano folle, ma i locali sanno che il segreto è arrivare 90 minuti prima alla Vara per assistere all’inchino della statua al Duomo. Chi visita fuori stagione può scoprire sagre di quartiere come la Sagra delle Alici a Ganzirri, dove si assaggiano alici appena pescate.
Come vivere i festival come un vero messinese
I festival a Messina non sono da guardare, ma da vivere seguendo alcune regole non scritte. Durante la Processione dei Giganti, ad esempio, i locali evitano di incrociare il percorso di Mata e Grifone, le figure di cartapesta che portano sfortuna se mancate di rispetto. Il cibo di strada è fondamentale: salta i ristoranti e segui gli abitanti verso i chioschi di pignolata (dolci al miele) vicino all’Orologio Astronomico. Un consiglio chiave: i bus si fermano durante le processioni, quindi prenota un alloggio entro 1 km dall’evento. Inoltre, i divieti di sosta partono 6 ore prima: i parcheggi vicino all’Università hanno spesso posti liberi. Per i fuochi di Ferragosto, evita il lungomare e raggiungi le colline di Castanea delle Furie per una vista panoramica.
Festival segreti che solo i locali conoscono
Oltre agli eventi principali, Messina offre celebrazioni iperlocali spesso sconosciute ai turisti. A giugno, la Festa di San Ranieri riempie l’Orto Botanico di mosaici floreali illuminati da candele, una tradizione secolare. A Torre Faro, la Sagra del Pesce Spada a luglio trasforma il porticciolo in una cucina a cielo aperto dove si prepara il pesce alla ghiotta (con pomodori, capperi e olive). Per un’esperienza unica, il Carnevale di febbraio sfila carri satirici sulla politica, un’arte perfezionata qui dal Settecento. Questi eventi non richiedono biglietti, ma qualche accorgimento: alla Sagra del Pesce Spada, arriva prima delle 11 per vedere la mattanza e porta spiccioli per i musicisti.
Abbinare i festival ai tesori della Sicilia
I viaggiatori più furbi usano i festival come trampolino per esplorare la Sicilia. Dopo il Ferragosto, prendi il traghetto per Reggio Calabria e vivi le celebrazioni gemelle. Chi visita per la Festa di San Francesco di Paola ad ottobre può proseguire per Taormina (1,5 ore in treno), meno affollata e più economica in autunno. In più, molte feste coincidono con i raccolti: a settembre, approfitta della vendemmia sui Peloritani con cantine come Gambino che offrono degustazioni. D’inverno, l’Immacolata si abbina alla prima neve sull’Etna: alcune agenzie organizzano gite con processioni al mattino e sci al pomeriggio.