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Trovare l'artigianato tradizionale autentico a Messina può sembrare come cercare un tesoro nascosto. Molti turisti perdono tempo prezioso tra souvenir di massa, ignari che le vere botteghe artigiane spesso si trovano appena fuori dalle zone turistiche. Recenti sondaggi rivelano che il 68% dei visitatori lascia la Sicilia senza aver acquistato manufatti locali, pentendosi poi dei propri acquisti generici. La sfida non è solo individuare questi artigiani, ma riconoscere la qualità ed evitare i prezzi gonfiati per turisti. Ceramiche, merletti e intagli lignei messinesi portano con sé secoli di tradizione siciliana, eppure molti negozi espongono solo repliche importate. Questo divario lascia i viaggiatori frustrati e gli artigiani locali in difficoltà nel preservare le loro tradizioni.

Perché molti turisti perdono il vero quartiere artigiano
La concentrazione di negozi di souvenir lungo Via Garibaldi dà un'illusione di autenticità. Sebbene comodi, questi negozi vendono principalmente articoli fabbricati in serie. I veri artigiani operano in quartieri residenziali come Ritiro o Gazzi, dove gli affitti permettono alle botteghe tradizionali di sopravvivere. Gli artigiani locali raramente investono in insegne appariscenti, preferendo il passaparola. Un altro ostacolo sono gli orari: molte botteghe chiudono a mezzogiorno per la siesta o richiedono appuntamenti, frustrando i turisti di passaggio. Inoltre, la barriera linguistica complica le cose, poiché molti artigiani non hanno materiali promozionali in inglese per spiegare le loro tecniche secolari.
Tre artigianati autentici da cercare (e come riconoscerli)
La ceramica tradizionale di Messina si distingue per le smaltature rosso corallo, impossibili da replicare industrialmente. I pezzi autentici presentano lievi imperfezioni e sono più pesanti delle copie turistiche. I ricami su lino, detti 'punto messinese', mostrano motivi geometrici con punti perfetti anche sul retro. Per le decorazioni dei carretti siciliani, i pezzi originali sono in legno di agrumi, con pigmenti minerali applicati a mano che appaiono leggermente irregolari. Visitare prima il Museo Regionale aiuta ad affinare l'occhio: la sua collezione mostra esempi perfetti di ogni arte. Molti artigiani accolgono volentieri i visitatori interessati alle loro tecniche, spesso raccontando storie sulla tradizione di famiglia.
Itinerario a piedi tra le botteghe artigiane
Inizia il tuo tour all'Antica Fattoria del Maneggio, una scuderia convertita dove ceramisti preservano formule del Settecento. Prosegui verso Piazza Cairoli, fermandoti nelle botteghe a gestione familiare nascoste tra gli edifici. Cerca le insegne discrete con su 'lavorazione artigianale'. L'atelier al terzo piano della merlettaia Giovanna Rizzo richiede di suonare il citofono, ma regala dimostrazioni di tecniche di ricamo quasi scomparse. Concludi al Laboratorio Liistro, dove intagliatori di quinta generazione creano carretti siciliani in miniatura con gli stessi attrezzi degli antenati. Questo percorso di soli 1,5 km svela il cuore artigiano di Messina, lontano dai banchi dei souvenir per croceristi.
Quando visitare per dimostrazioni e sconti stagionali
Da novembre a febbraio è possibile osservare gli artigiani preparare le scorte per Pasqua e l'estate, con sconti più generosi. Nonostante la bassa stagione, le botteghe restano aperte. Le mattine infrasettimanali sono ideali per vedere dimostrazioni durante le visite scolastiche. A marzo, la Festa dei Mestieri trasforma Piazza Duomo in una bottega a cielo aperto, dove trattare direttamente con gli artigiani. Per gli appassionati di tessuti, a settembre ci sono pop-up temporanei vicino all'università, con tessitori che vendono pezzi unici a prezzi vantaggiosi.