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- Come visitare Messina spendendo poco
Messina, vivace porta d'accesso alla Sicilia, viene spesso oscurata da destinazioni italiane più costose, lasciando i viaggiatori con un budget limitato in difficoltà nel godere delle sue meraviglie barocche e del fascino marittimo senza spendere troppo. Con il 62% dei visitatori che sottovaluta i costi della Sicilia (report turistico regionale 2023), molti si trovano a dover scegliere tra mangiare in modo autentico, visitare luoghi iconici e trovare alloggi dignitosi. Lo stress dei continui calcoli finanziari può offuscare la gioia di scoprire le cattedrali adornate di mosaici e le viste panoramiche sul porto. Peggio ancora, affidarsi solo a consigli generici per risparmiare significa perdere il vero carattere della città, come le leggendarie colazioni con granita o i concerti gratuiti del giovedì all'Orologio Astronomico. La conoscenza locale diventa essenziale per navigare una città dove i prezzi dei traghetti cambiano rapidamente e persino alcune chiese nascondono biglietti d'ingresso.

Dove dormire a Messina senza spendere troppo
I prezzi degli alloggi a Messina schizzano alle stelle nei giorni di arrivo dei traghetti e nei weekend estivi, ma i viaggiatori più furbi possono sfruttare alcune peculiarità geografiche. La penisola di Zona Falcata, a soli 15 minuti dalla stazione ferroviaria, offre pensioni a gestione familiare con vista sul porto a tariffe del 40% più basse rispetto alla zona turistica di Piazza Duomo. Considera anche i conventi come le Suore Francescane, dove con 25€ si ottiene una camera impeccabile con colazione vicino al Museo Regionale. Chi visita in bassa stagione (novembre-marzo) dovrebbe informarsi sugli appartamenti in 'affitto turistico': spesso i locali affittano case di famiglia inutilizzate per meno di 50€ a notte. Per chi cerca il minimo indispensabile, i quartieri collinari di Curcuraci e Pistunina offrono campeggi con navette per il centro, ideali per chi esplora le spiagge di Capo Peloro con un'auto a noleggio.
Mangiare a Messina con 15€ al giorno
Il segreto per mangiare bene spendendo poco sta nell'adattarsi ai ritmi alimentari tipici di Messina. Inizia con una colazione di granita di caffè con brioche (2,50€) al Bar Irera, un'istituzione centenaria dove i locali inzuppano soffici panini nella granita. A pranzo, cerca le friggitorie come l'Antica Focacceria San Francesco: le loro arancini alla messinese (4,50€), con provola locale, sono un pasto sostanzioso. La sera, l'apericena (8-12€) trasforma locali come la Vineria del Corso in cene a buffet con l'acquisto di una bevanda. Fai attenzione agli orari dei mercati: al Mercato di Via La Farina, il pesce costa il 30% in meno dopo l'ora di pranzo, quando i pescatori svendono il pesce fresco. Non perdere le degustazioni gratuite nelle salumerie di Via Garibaldi, dove macellai di quinta generazione offrono assaggi di salame santissimo.
Muoversi a Messina spendendo poco
Il sistema di trasporto di Messina può diventare un salasso se non lo si affronta nel modo giusto. I biglietti singoli dell'ATM (1,50€) diventano abbonamenti giornalieri da 4,50€ se acquistati in tabaccheria invece che a bordo. I traghetti per Villa San Giovanni costano meno (2,20€) se acquistati andata e ritorno da operatori privati come Bluvia invece che dalla statale Caronte. Per spostamenti regionali, il 'Trenitalia Regional Pass' copre i treni per Taormina e Catania a metà prezzo se prenotato con almeno 7 giorni di anticipo. I pedoni più furbi usano gli ascensori gratuiti che collegano le colline al porto: quello vicino alla Chiesa di Cristo Re offre panorami mozzafiato. I ciclisti possono noleggiare bici (8€/giorno) da Messina in Bici, con mappe che mostrano percorsi costieri evitando le salite.
Scoprire la cultura di Messina gratis (o quasi)
Oltre alle attrazioni gratuite come lo spettacolo dell'orologio astronomico del Duomo, Messina nasconde tesori culturali a basso costo. L'Orto Botanico dell'Università di Messina è gratuito se ci si unisce al tour guidato delle 10 (martedì/giovedì). I pescatori locali organizzano sessioni di storytelling al tramonto vicino al faro di Torre di Faro: porta il tuo vino. La Galleria Vittorio Emanuele III ospita concerti classici gratuiti ogni seconda domenica, sfruttando l'acustica eccezionale dell'edificio. Con una donazione di 1€, si accede alla loggia superiore della chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, con vista sullo Stretto di Messina. Gli amanti dell'arte dovrebbero visitare i musei regionali come il MuMe la prima domenica del mese, quando l'ingresso è gratuito, ma è meglio arrivare presto per evitare la folla delle navi da crociera.